Breadcrumbing e situationship
€15.00
“Sempre e solo le briciole, ma sono io il colpevole”. Ester ed Elettra sono due migliori amiche che lavorano al Baia Garici, un lido incastonato in una splendida spiaggia della Croazia. Ogni giorno servono decine e decine di clienti, e il loro rapporto è messo alla prova dal breadcrumbing e dalla situationship.
Ester si imbatte in uno ‘sconosciuto’, con cui si trova a suo agio e ha la sensazione di piacergli, dal momento che le dà costanti attenzioni. Ma non sa di trovarsi nascosta sotto le onde del breadcrumbing, quella situazione in cui hai un rapporto indefinito con una persona, a metà tra l’amicizia e l’amore. Un rapporto che, però, rimane sospeso nell’aria. Lo ‘sconosciuto’ le dà buca prima degli appuntamenti stabiliti, additando sempre delle nuove scuse. Le lascia solo le briciole di un loro tempo che non esiste.
Elettra si trova invece invischiata in una situationship con Martino, il bagnino del lido. La loro è una relazione atipica che si basa sulla non pianificazione, su incontri fuggevoli e di nascosto, decisi sempre all’ultimo. Una relazione che non vedrà mai la luce del sole all’alba. Ma al Baia Garici arriverà una nuova ospite dal carattere travolgente, che ribalterà gli equilibri al lido, e soprattutto tra le protagoniste. Un giro in barca metterà alla prova la loro amicizia, e rivelerà il loro carattere. L’estate di Ester ed Elettra si chiuderà nella cerniera delle loro valigie prima di prendere l’aereo per tornare a casa tra foto, ricordi, insegnamenti, e una canzone. Si riappacificheranno e si lasceranno per sempre alle spalle le briciole di qualcosa che non c’è mai stato?
GENERE
Psicologia
PUBBLICATO
2023-12-31
LINGUA
Inglese
PAGINE
75 pag.
Formato Libro
(eBook) .epub
DIMENSIONE
2,3 MB
Estratto primo capitolo
1.1 L’estate che avrebbe potuto farci allontanare
Briciole. Solo le briciole mi rimanevano da pulire sul bancone.
Erano le ultime giornate di lavoro al Baia Garici, il lido dove ho trascorso l’estate con la mia migliore amica Elettra. Solo le briciole, mi erano rimaste, come un mucchio di sabbia che si scioglie tra le dita del vento. E alla solita domanda che ti fanno tutti, «Come stai?», ho imparato a rispondere così, su suggerimento della mia nuova amica Brigitte: «Un trionfo!».
Ormai è iniziato settembre, si ritorna alla vecchia vita e avevo appena finito di preparare le valigie: ho messo dentro tutte le foto fatte con la polaroid, i biglietti e i ricordi cartacei nello scompartimento più interno. Mi ci dovrò sedere su prima di chiuderle, sperando che non si rompano.
Hai presente quella malinconia che ti prende a fine estate, quando lascerai un posto e quanto ti mancherà, nonostante tutto? E quanto ti mancherà salutare le stesse persone che hai visto per una o due settimane, un mese, o anche quel vento che ti sporca i capelli e tutti i discorsi degli ospiti ascoltati di soppiatto. E tutti quei pranzi e le cene preparate velocemente o decise all’ultimo, che ti faranno rimpiangere la dieta che comincerà quel lunedì di un anno assolutamente non specificato.
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