Imperfette, II° atto
€15.00
Cosa succederebbe se giocassimo al gioco di dirci la verità? Lena e Marco sembrano aver ritrovato la serenità grazie alla terapia di coppia, avendo il coraggio di parlare apertamente del loro matrimonio. Ma questa calma apparente viene interrotta da una proposta inattesa e da un desiderio di Lena, che getterà di nuovo ombre sulla loro relazione. Riusciranno Lena e Marco a superare definitivamente la crisi?
Cecilia si sta abituando a questa nuova vita senza tacchi e per un caso fortuito, o meglio, per uno strano scherzo del destino, viene invitata a tornare sul campo da tennis, dopo 17 anni. Scopre l’identità dello sconosciuto che aveva incontrato nel negozio di scarpe e che aveva, allo stesso tempo, un volto così familiare. Harold, il maestro di tennis, la farà tornare di nuovo a casa al Racchetta rossa, farà incontrare una persona che sembrava essersi allontanata per sempre da lei. Cecilia farà anche una scoperta incredibile su sua madre, che darà improvvisamente una spinta centripeta alla sua vita. Cosa le ha nascosto per così tanto?
Berni è alle prese con la maternità e suo figlio Lorenzo dà un nuovo impulso alla sua creatività. Ma poco dopo averlo preso in braccio si sente sopraffatta da un sentimento di incredibile tristezza. Che le farà dipingere dipinti di lacrime. Berni, grazie all’aiuto del suo compagno Giacomo e della doula Amelia riuscirà a entrare nella dimensione del materno, confrontandosi una volta per tutte con sua madre, improvvisamente sparita dopo la nascita di suo nipote. Le loro vite e quelle di altri personaggi si intrecceranno di nuovo al Passi, tra segreti del passato e nuove decisioni.
GENERE
Psicologia
PUBBLICATO
2023-12-31
LINGUA
Italiano
PAGINE
89 pag.
Formato Libro
(eBook) .epub
DIMENSIONE
0,6 MB
Estratto primo capitolo
1.1 La parola giusta
Erano quasi le otto meno un quarto e Stella, dopo aver fatto la sua solita e amata colazione, ci teneva a fare ritardo a scuola. Doveva completare un disegno, per lei, molto importante: «Mattia, mi passi il colore verde, per favore?». Lena, intanto, stava quasi urlando dalla sua camera da letto, infilandosi contemporaneamente le scarpe con un calzante, sapendo che non sarebbero mai arrivati in tempo: «Amore, non ti sarai sporcata di nuovo col Nesquik, vero?».
Mattia, che stava ancora imparando a pronunciare bene il nome di sua sorella, era molto entusiasta quella mattina di metà dicembre. Aveva cercato di dire qualcosa di simile a: «Tieni, Tella», e stava per far cadere il biberon con il latte, ma fortunatamente sia lui sia sua sorella avevano deciso di aiutare la loro mamma con la tabella di marcia. O almeno così Lena sperava: «Amore, per chi è quel disegno?». Cercava di fare la vaga, aprendo il frigorifero e versandosi mezzo bicchiere di latte.
Stella cercava di inventare una scusa almeno plausibile alla sua veneratissima età di soli sei anni: «Per nessuno, mamma, è per… un progetto di scuola. Chi fa quello più bello vincerà un premio». Ma Lena era leggermente sospettosa: «Lo scoprirò da sola». Sapeva che sua figlia le stesse nascondendo qualcosa. Non le piaceva troppo disegnare, e quell’impegno così costante nel calcare il pastello verde con la testa inclinata verso destra, con la fronte quasi poggiata sulla spalla, le faceva pensare che fosse per qualcuno di speciale.
Recensioni dei lettori
Entra nella nostra community
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per ricevere aggiornamenti regolari sulle nostre iniziative editoriali.
Cliccando su “Invia”, ci autorizzi al trattamento dei dati personali ai sensi del GDPR 2016/679